Arrivati ormai a chiusura dell’anno ci chiediamo: com’è andato il settore retail in questo 2023? Le previsioni fatte sono state confermate? Quali trend si preannunciano per il 2024?
Lo scopriamo nell’articolo del mese.
I DATI RETAIL DEL 2023
Confrontando il periodo gennaio-ottobre 2023 e gennaio-ottobre 2022, i dati mettono in luce una tendenza positiva: quest’anno ci si assesta infatti ad un +4,7% rispetto al precedente.
Analizzando il solo mese di ottobre però, ci si accorge come sia stato un mese negativo per i consumi del 2023, chiudendo a -3,8% rispetto allo stesso periodo nel 2022. È il secondo peggiore mese dell’anno dopo maggio 2023, che aveva chiuso a -4,9%.
A raccontare tutto questo l’Osservatorio Consumi Confimprese-Jakala, che evidenzia come continui la fase di flessione del retail dopo un inizio di anno promettente (il primo trimestre registrava un +26,7% rispetto allo stesso trimestre del 2022).
“Il mese di ottobre conferma la difficoltà dei consumatori nel mantenere i livelli di spesa degli anni precedenti”, spiega Mario Maiocchi, direttore centri studi Confimprese. “Con l’incremento inflazionistico cumulato su due anni, pari al +14%, i consumi obbligati quali affitti, energia, trasporti e primari come alimentari e beni di prima necessità, hanno eroso in modo significativo la quota di reddito disponibile per consumi più discrezionali quali abbigliamento, entertainment, beni per la casa, elettronica di consumo e ora anche ristorazione. I consumatori cercano con più attenzione il risparmio, le offerte e la convenienza. Se i retailer vogliono affrontare con successo il periodo commerciale più importante dell’anno dovranno cogliere queste tendenze di fondo e allinearsi ai mutati orientamenti di spesa dei consumatori”.
Sentimento confermato anche dal Retail Report di Adyen, dal quale emerge che il 78% dei consumatori intervistati ammette di aver iniziato a trascorrere più tempo alla ricerca delle offerte migliori, sia in negozio che online.
Non volendo cambiare lo stile di vita a cui siamo abituati, cerchiamo nei negozi sconti e convenienza.
REPORT DEL RETAIL ONLINE
In questo quadro spicca tra tutti il canale di vendita online, l’unico con una crescita del +15,1% (fonte: Osservatorio Consumi Confimprese-Jakala).
La vendita online è uno dei pochi settori che ha beneficiato del periodo pandemia, complice il fatto che fosse l’unico metodo che permetteva di acquistare nel periodo di distanziamento sociale. Ma anche oggi, ad emergenza terminata, continua ad essere un canale di vendita redditizio: nel 2023 si stima che gli e-commerce B2C valgano 35,2 mld, mentre i B2B 18,8mld.
Quanto spesso si compra online? IDEALO, noto leader per la comparazione dei prezzi, nella sua ultima ricerca afferma che 8 italiani su 10 comprano online almeno una volta al mese, mentre il 14% addirittura una volta a settimana.
Cosa acquistano maggiormente i clienti online? Secondo una ricerca dell’ISTAT al primo posto si posiziona il settore moda con il 19,4%, soprattutto grazie alla capillare presenza online dei negozi di questa categoria.
COME RISPONDE IL RETAILER?
Con l’inflazione che sale e la recessione che incombe, come può il settore retail rispondere adeguatamente alle sfide che verranno?
I CLIENTI CHIEDONO ESPERIENZE PIÙ GRATIFICANTI
Dal Retail Report di Adyen emerge che sempre più consumatori si aspettano esperienze e ricompense personalizzate in cambio della loro fidelizzazione. Fino al 68% vorrebbe una scontistica più personalizzata, mentre a quasi la metà degli intervistati piacerebbero proposte e suggerimenti ad hoc in base ai loro acquisti.
Fino al 68% è anche disposto a scaricare l’app del retailer per ricevere bonus fedeltà migliori, con un incremento dell’11% rispetto all’anno scorso. Per questo è importante avere la possibilità di offrire ai propri clienti un’app di fidelizzazione integrata con il proprio software gestionale, così da creare promozioni mirate e inviare le comunicazioni da un’unica piattaforma.
Investire nella personalizzazione dell’esperienza si dimostra quindi indispensabile.
Ma nonostante l’evoluzione tecnologica, ancora oggi fino al 52% dei retailer trova difficile categorizzare gli acquirenti in base alle loro necessità. Solo un quarto degli intervistati, infatti, possiede dabatase centralizzati come Zefiro che mostrano i dati di vendita provenienti da tutti i canali.
Eppure la tecnologia inizia ad essere sentita come strumento indispensabile per far prosperare la propria attività: il 27% dei retailer ammette di voler investire per l’anno a venire nella raccolta e analisi dei dati, un incremento del 23% rispetto all’anno scorso.
MULTICHANNEL E OMNICHANNEL
Il cosiddetto “commercio unificato” è la soluzione ideale per incontrare i propri clienti in qualsiasi punto del percorso di acquisto, che si fa sempre meno lineare. Avevamo già parlato dell’importanza di Multichannel e Omnichannel in un altro articolo di qualche mese fa.
Di fatto, i retailer che hanno utilizzato il commercio unificato nel 2022 hanno visto il fatturato crescere di 8 punti percentuali (fonte: Ayden Retail Report 2023).
Non adeguarsi può significare anche la perdita di acquisti o addirittura di clienti: fino al 55% dei consumatori dichiara di abbandonare l’acquisto se non può pagare con il metodo preferito. Al contrario, 3 aziende su 5 hanno convertito i consumatori in acquirenti attraverso il commercio esperienziale.
Alla luce di questi dati risulta chiara l’importanza di utilizzare strumenti digitali che consentono di garantire un’esperienza sempre più personalizzata e coinvolgente.
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